Nel primo dei tre capitoli che costituiscono la struttura della Regola, sono presenti solamente tre articoli: poche righe, in effetti, ma in esse un concentrato di definizioni che stabiliscono già da subito la natura dell’Ordine Francescano Secolare, la sua collocazione nella Chiesa, ne precisano l’origine e soprattutto ne indicano le finalità.
Ecco perché il primo capitolo può considerarsi certamente il vero “biglietto da visita” con cui presentarsi agli occhi di chi, ancora, dell'Ordine Francescano Secolare, non ne sa nulla. Confidando nel tempo, che senz’altro potrà regalarci, con la spiegazione dei successivi articoli, la possibilità di approfondire tutti i termini che compaiono nei primi tre punti, ne approfitto per soffermarci, invece, sul concetto di “famiglia” che nel capitolo iniziale appare su livelli diversi: sono nominate le famiglie spirituali, così come quella francescana; c’è la famiglia della Chiesa, c’è quella di carne, propria della società civile. In tutte queste si inserisce l'Ordine Francescano Secolare, come una “famiglia tra le famiglie”.
Una famiglia, quella dell’OFS, che nasce dal rapporto con Dio Padre, ma anche dal rapporto con padre Francesco d’Assisi; una famiglia che esiste grazie a Gesù fratello, ma anche grazie a fratello Francesco. Rapporti che si possono scegliere, è vero, o che possiamo far finta di non conoscere, quasi che non esistano, o addirittura che possiamo vivere con superficialità, quella dettata dalle nostre particolari “regole – esigenze”; rapporti che a volte possiamo dimenticare, ma che non possiamo assolutamente cancellare. Perché puntualmente ritornano. Per la forza del Battesimo. In virtù di una chiamata. Per il nostro essere semplicemente carne. Più facciamo fatica ad essere riconoscenti con chi ci ha messo al mondo, ad aiutarci l’uno con l’altro, a identificarci uguali pur nelle diversità, a preoccuparci del bene di chi ci sta a fianco, a decidere con chi stare o con chi non stare, e più si spalancano davanti a noi le porte della famiglia. Non ne possiamo fare a meno. Tutti, nessuno escluso. Persone e fedeli di ogni ceto, laici, religiosi, sacerdoti. E anche chi pensa di poter fare da solo o si sente di saper tenere tutto sotto controllo grazie ai suoi studi, alla sua cultura, alle sue conoscenze. Tutti, nessuno escluso.
L'Ordine Francescano Secolare si presenta già da questo primo capitolo come “una delle famiglie” in cui l’uomo in ricerca ha la possibilità di inserirsi per vivere in pienezza il Vangelo allo stesso modo di Francesco d’Assisi. Una famiglia non di uomini perfetti ma che si impegnano a raggiungere la perfezione nel “secolo”, ovvero il mondo d’oggi. Un impegno concreto verso la santità, reso solenne con la Professione davanti a Dio e ai fratelli, autenticato dalla Chiesa e che non può essere vissuto come un qualcosa di irraggiungibile, solo per pochi eletti. La Regola è stata dettata dallo Spirito ad un uomo semplice, che andando al di là della famiglia carnale ne ha individuata una di più grande: quella del popolo di Dio. Francesco d’Assisi lo ha capito grazie alla Fraternità, sua nuova famiglia spirituale e capace di accogliere chi, come lui, si accorge di aver bisogno di frequentare una “scuola di perfezione evangelica”.
Vista nell’ottica della famiglia, la Regola si presenta come la chiave giusta per spalancare le porte della Fraternità.