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Dammi otto

Venerdì 22 aprile 2016 la Fraternità dell'OFS di Sardegna vivrà una mattinata di annuncio ad Escolca inserita nelle attività "Dammi otto".
Pur essendo aperta esclusivamente ai ragazzi delle scuole è un'esperienza che riguarda tutta la famiglia francescana di Sardegna.
Le attività proposte si divideranno fra laboratori, fast conference, giochi di ruolo, attività formative e ludico-ricreative, testimonianze e condivisioni.

L'occasione di incontro è data dalla "giornata mondiale per la Terra" ma ci presenteremo ai ragazzi come francescani laici, non come ecologisti.
Il nostro compito sarà dunque quello di offrire sì una formazione sul rispetto e la cura del creato, ma anche quello di spiegare il punto di vista effettivo di san Francesco, che nelle creature riconosceva il Creatore.
È questo il motivo per cui rispettava, si prendeva cura, amava il creato: facendolo rispettava, si prendeva cura e amava il Creatore e per ogni cosa a Lui soltanto rendeva lode.
Allora l’invito è quello di essere in comunione nella preghiera con tutti coloro che presteranno questo servizio a nome di tutta la fraternità sarda e avere nel cuore lo spirito della perfetta letizia, certi che anche noi è al Signore che vogliamo dar gloria, e non a noi stessi, piccoli servi inutili.
Mettiamo nelle Sue mani il nostro poco con la pace e il bene nel cuore, portando il nostro essere fraternità e Lui ne farà meraviglie.

Alcune informazioni sull'intero progetto "Dammi otto"

Il sistema di attività "Dammi otto... competenze di cittadinanza attiva e condivisa", elaborato e approvato dal Collegio dei Docenti dell'Istituto Comprensivo di Isili, propone otto giornate che coinvolgeranno le otto comunità scolastiche, e non solo, di Serri, di Escolca, di Gergei, di Nurallao, di Isili, di Genoni, di Nuragus e di Laconi in "Esperienze di Insegnamento-Apprendimento Insieme" per attuare l'acronimo-motto "S.E.G.N.I. G.E.N.I.A.L.I." (SERRI ESCOLCA GERGEI NURALLAO ISILI GENONI Esperienze NURAGUS Insegnamento Apprendimento LACONI Insieme).

Iniziative da intendere come un sistema di servizi e una proposta di cooperazione attivate dalla nostra grande e complessa Scuola per catalizzare e per capitalizzare l'impegno di tutti e di ciascuno. Le giornate sono state progettate dal Docente referente in forma strutturale, a lui anche il compito di promuoverle, tuttavia verranno animate in forma sostanziale dai gruppi-classe partecipanti: il modus operandi è funzionale, negli intenti dell'ideatore, alla crescita umana e scolastica dei bambini e delle bambine, dei ragazzi e delle ragazze. Otto giornate ideate, con ritmo mensile e a respiro "comprensivo", allo scopo di percepire con intensità crescente l'appartenenza all'istituto scolastico e di vivere, anche solo per una mattinata, per un pomeriggio o per un momento, i grandi temi del sapere scolastico e del vivere quotidiano: l'intento non è trasmettere conoscenze, bensì creare suggestioni; lo scopo non è innescare la competizione, bensì attivare la cooperazione tra i singoli e/o i gruppi.

Se i segni stanno alla base di qualsiasi forma di comunicazione, non possono venire meno in una realtà scolastica come la nostra, sorta laddove operavano, sino ad un recente passato, ben tre Istituti Comprensivi facenti capo a Gergei, a Isili e a Laconi. Il mutato contesto istituzionale e organizzativo impone il lavoro in rete, fondato sulla dialettica consapevolezza dell'essere parte di un tutto. Non a caso il testo poetico che accompagna e supporta la proposta, in ogni appuntamento declamato e vissuto, è un classico della Letteratura italiana: L'infinito di Giacomo Leopardi. Esso, già dalla titolazione, autorizza l'introduzione del simbolo-concetto dell'infinito, l'otto rovesciato, e dal primo verso enuncia quell'ermo colle che esemplifica il limite della chiusura e del campanilismo da abbattere per scoprirci scuola che, letteralmente e autenticamente, abita il territorio. I discenti richiedono l'infinito, almeno in quanto otto rovesciato, e noi non possiamo limitarci al finito, magari nella forma dell'estrinseca unità: è questa la ragione educativo-didattica delle citazioni caratterizzanti ciascuno degli otto incontri, i versi leopardiani verranno esperiti in situazione.

Il percorso itinerante prevede per ciascuna tappa un incontro significativo con "presenze testimonianti" per gli alunni e per le alunne, o forse meglio per i ragazzi e per le ragazze, delle Scuole Secondarie di primo grado: nella prima giornata, a Nuragus, con un gruppo di migranti ospitati in strutture di accoglienza; nella seconda, a Nurallao, con la "musica pensante" di Gianluca e Giusi; nella terza, a Gergei, con i rappresentanti di Libera e con gli atleti-testimonial di Legalità, appartenenti al gruppo sportivo del Corpo Forestale dello Stato; nella quarta giornata, a Isili, con l'antropologo culturale dott. Francesco Bachis dell'Università degli Studi di Cagliari e con l'educatore dott. Paolo Serra della Fondazione Domus de Luna; nella quinta, a Laconi, con la cantautrice Maria Luisa Congiu, in occasione del Giorno della Memoria, e con Giorgio Perlasca, con Luciana Amadio, con Luca Cognolato, con Silvia Del Francia, in occasione della Giornata europea dei Giusti; nella sesta, a Serri, con Erminia Caria, sindaca del passato, con la cantante Maria Giovanna Cherchi, con la scrittrice "in erba" Angelica Grivel. Gli incontri relativi alle restanti due giornate al momento non possono essere resi noti perché, ancora in fase di definizione, attendono conferme e prevedono adeguamenti.

In contemporanea, e per ogni tappa, i bambini e le bambine della Scuola dell'Infanzia e della Scuola Primaria del centro ospitante saranno i destinatari dei laboratori promossi dalle locali biblioteche comunali, tutte facenti capo al Sistema Bibliotecario Sarcidano - Barbagia di Seulo.

Le opportunità proprio perché pensate e strutturate rispetto ai bambini e alle bambine, ai ragazzi e alle ragazze sono in grado di suscitare interesse negli adulti delle comunità ospitanti: l'attenzione al mondo infantile e preadolescenziale è privilegiata, ma non esclusiva, e la partecipazione genitoriale è auspicata. L'invito, sempre iterato, alle famiglie è veicolato dalle locandine prodotte dal Sistema Bibliotecario: immagini e parole che intendono "contagiare" gli adulti nella co-riflessione e nella co-costruzione di una identità d'Istituto, sempre sospesa tra unicità e molteplicità.