Evangelizzazione e presenza nel mondo. Sono queste le due strade che si aprono all’orizzonte nel cammino dell’Ordine Francescano Secolare (Ofs). Due strade indicate, ancora una volta, domenica 13 marzo a Oristano, nei locali della Parrocchia di San Giovanni Evangelista, in occasione dell’Assemblea regionale dell’Ofs della Sardegna. Animati e guidati dal Consiglio regionale, i responsabili delle fraternità locali provenienti da ogni angolo della Sardegna, hanno verificato su più livelli l’impegno locale e regionale, la formazione propedeutica alla missione e all’annuncio, gli strumenti funzionali alla vita stessa della fraternità regionale.
In questo preciso momento storico, infatti, l’Ofs della Sardegna si sta interrogando profondamente sul senso delle periferie, nell’ascolto dei bisogni degli ultimi, nell’osservazione delle emergenze della vita quotidiana. Per cui abitare la strada insieme al fratello incarna quello specifico movimento che la Regola indica come strada per la conversione: “Passare dal Vangelo alla vita e dalla vita al Vangelo”.
Durante l’incontro si è ricordato come sia estremamente importante avere il giusto equilibrio tra la dimensione spirituale, fatta di formazione, condivisione e preghiera, e la dimensione di annuncio e missione che dà senso alla prima. Il rischio è quello di fare le “tre tende”, di stare bene con Gesù e i fratelli vicini, ma perdere di vista la missione fondamentale, la motivazione prima della vocazione e della nascita dell’Ordine nella Chiesa. Per questo è importante, ogni tanto, fermarsi per fare verifica e progettare, all’ascolto di ciò che il Signore vuole indicare. Diverse sono le opportunità in cui l’Ofs di oggi è chiamato a mettersi in gioco, a rischiare, a “sporcarsi le mani”. Varie sono le occasioni di annuncio in strada, nelle scuole e in vari ambiti della vita sociale. Diversi i progetti in fase embrionale che vedono l’Ordine proteso verso le emergenze che la vita quotidiana ci propone: dalla povertà materiale, ai disagi o comunque ai bisogni nelle famiglie, alle difficoltà del lavoro. E’ stata quindi una giornata intensa, di dialogo e di speranza verso un Ofs sempre più in strada piuttosto che in sacrestia.
All’Assemblea regionale hanno partecipato circa 150 responsabili in rappresentanza di ben 58 fraternità presenti operanti nei diversi contesti sociali dell’isola. Padre Salvatore Sanna, ministro provinciale dei Frati Minori Conventuali e Padre Giuseppe Carta, dell’ordine dei Frati Minori, assistente regionale, hanno esortato i fratelli e le sorelle dell’Ofs a proseguire in questa direzione. La giornata si è conclusa con la Celebrazione Eucaristica, presieduta da Mons. Ignazio Sanna, Arcivescovo di Oristano. Prendendo spunto delle letture proposte della liturgia, l’Arcivescovo ha espresso nell’omelia l’importanza della misericordia per la conversione cristiana. “Mi auguro che il poco tempo che ci separa dalla celebrazione della Pasqua – ha detto – possa essere speso per una conversione ancora più profonda. I nostri peccati e i nostri limiti non ci devono far perdere la speranza. L’uomo forte – ha sottolineato l’Arcivescovo – non è colui che non cade, ma colui che dopo essere caduto si rialza. Ed è la misericordia che continuamente ci dona la possibilità di rialzarci”. Parole che sono risuonate come un forte invito, nell’anno della misericordia, per tutti coloro che vivono il carisma di Francesco e Chiara d’Assisi. Francesco, come ha ricordato Mons. Sanna, ha vissuto una parte della sua giovinezza lontano dal Signore. Ma è stato proprio l’incontro con la Misericordia che lo ha cambiato intimamente, rendendolo messaggero di pace e di bene.
Al termine della celebrazione il Ministro regionale, ha donato a Mons. Sanna la Regola dell’Ofs, approvata da Paolo VI, e il testo di formazione nazionale che tutte le fraternità dell’Italia stanno seguendo nel corso di questo anno fraterno.
Luca, ringraziando l’Arcivescovo per la sua presenza, ha sottolineato l’importanza di vivere un cammino fraterno all’interno della Chiesa. “Ci stiamo rivolgendo ai nostri pastori, i Vescovi, – ha detto – e continueremo a farlo per ribadire che noi come francescani secolari siamo pronti a renderci disponibili”.
Articolo pubblicato anche sul settimanale "L'Arborense"
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