Nei giorni 7-8 febbraio 2015 l'Ordine Francescano Secolare, presso la casa accoglienza "Stella Maris" Torregrande (OR), ha realizzato il terzo Weekend formativo per coppie e famiglie sul tema: "Era molto avanzata in età... La famiglia è crescere assieme”.
Abbiamo accolto l'invito e abbiamo vissuto l'incontro come dono di Dio, perché ci ha permesso di condividere con coppie più giovani di noi la realtà della vita coniugale.
Erano presenti intere famiglie con bambini. "Collaudati" animatori hanno suddiviso i figli per fasce d'età e li hanno impegnati in un'attività, sul tema dell'incontro, parallela a quella degli adulti, ma in maniera del tutto autonoma. In questo modo, gli sposi presenti hanno potuto godere di una "sosta" nella quale si sono potuti ri-incontrare, scoprire "l'impronta" del Signore nella loro vita e riaccogliersi con gioia.
Padre Giuseppe Carta ha presentato la realtà dell'anziano nel vecchio e nel nuovo testamento. L'anziano non sempre coincide con colui che è carico di anni (Daniele infatti era un giovanetto) ma è colui che trasmette la Parola di Dio, si impegna in una preghiera incessante; sentendo di essere il legame tra l'antico e il nuovo, racconta la storia della salvezza.
Tutto questo ha permesso a noi, che siamo carichi di anni ed abbiamo festeggiato , qualche mese fa, il 50° di matrimonio, di rivisitare la nostra vita insieme. Sentendo parlare di "Abramo e Sara", che si sono trovati davanti a ben precise proposte di Dio, per loro del tutto incomprensibili (noi diremmo "illogiche"), abbiamo riscoperto i pericoli che si corrono quando si da un peso eccessivo ai ragionamenti, che talvolta sfociano in scelte del tutto personali, oppure quando si vuol vedere chiaro "tutto e subito" (Zaccaria e Elisabetta); inevitabilmente si finisce in un "groviglio" di problemi senza via d'uscita.
Padre Giuseppe ha richiamato la nostra attenzione sulle "diversità" presenti nelle coppie di sposi nella Bibbia (Anna e Tobi). Questo ci ha portato a riconoscere che le diversità non sono ostacolo alla vita insieme, ma costituiscono una preziosa risorsa, se si è disposti a vivere in Dio con la persona concreta che ci sta a fianco. Abbiamo colto che la crescita della coppia va di pari passo con l'intensificazione della preghiera e sopratutto col trasferimento in essa dei singoli momenti della quotidianità di ciascuno. Ripensando al nostro passato, abbiamo capito che anche gli eventi più "faticosi" che ci sono caduti addosso, altro non erano che lo strumento di cui Dio si era servito per irrobustire il nostro legame coniugale.
In un clima di festa, abbiamo condiviso anche coi bambini pranzo e giochi. A conclusione, gli stessi bambini hanno presentato, al gruppo dei partecipanti al completo, il risultato delle loro attività. Hanno scoperto, annunciato e tradotto in un modello figurativo, che le diversità presenti nei singoli ambiti familiari sono componenti indispensabili per la vita della famiglia, esattamente come le diverse membra lo sono nel corpo umano. La necessità che le diverse membra del corpo siano tra loro raccordate perché possano funzionare, ci ha ricordato l'importanza dell'ascolto reciproco nella relazione tra persone. Si ascolta per cogliere i bisogni dell'altro, o per poter dare un consiglio, se richiesto, senza mai pretendere che venga attuato.
Anche noi, come i bambini, abbiamo finito per sentirci parte attiva, dentro una rete organizzativa finalizzata a far circolare l'amore di Dio nella famiglia e, da questa, nel mondo.
Piero e Cristina Virdis
Articolo pubblicato anche sul mensile Voce Serafica della Sardegna (www.voceserafica.it)