4 maggio 2014 - Sassari - Chiesa S. Maria di Pisa
Impegni personali, difficoltà di trasferimento, problemi di salute non hanno impedito a molti francescani secolari della zona Nord Sardegna e oristanese di partecipare al convegno quale occasione di incontro e per riflettere insieme su un tema molto importante: “Fedeltà – Ascolto – Missione”. Tre momenti chiave per realizzare “Comunione”; tre passaggi che devono segnare il cammino di fede di ogni cristiano e in particolare di ogni francescano.
Dopo l’accoglienza e i saluti del Ministro regionale Mauro Dessì, la presentazione del programma della giornata e quindi l’inizio dei lavori all’interno di 9 diversi gruppi di lavoro. Una procedura insolita, ma efficace che ha consentito ai presenti di esprimere in piena libertà le proprie convinzioni e le difficoltà nel cammino di fede, di ascoltare, di confrontarsi, di apprezzare i messaggi provenienti dall’altro. Il tema è stato discusso, analizzato nel dettaglio e condiviso; così quando, nel pomeriggio durante il momento formativo assembleare, i relatori hanno parlato di fedeltà, di ascolto e di missione non è stato difficile ravvisare nelle loro asserzioni conferme su quanto elaborato nel lavoro di gruppo.
I relatori: P. Giancarlo Pinna, Paride Masci e Chiara Fiorentino hanno ulteriormente approfondito il tema della giornata rispondendo alla domande di Luca Piras, coordinatore del dibattito.
Come rimanere fedeli alla chiamata?
P. Giancarlo ci rimanda a Giovanni Paolo II quando, parlando all’Ordine Francescano Secolare, raccomandò di essere fedeli alla Chiesa e all’Ordine seguendo le Costituzioni e la Regola, da studiare, da amare, da vivere… e non c’è fedeltà quando non si fa vita di fraternità.
In che modo possiamo viverla?
Paride Masci risponde che si fa con l’ascolto di Dio e dei fratelli. Ascoltare è importante ed è bene che i cristiani ricomincino a rieducarsi, a contenere il desiderio di straparlare, a relazionarsi alla pari con i fratelli perché molti di essi possano vincere la paura di esprimere le proprie idee. La fraternità è il luogo dove si pratica la carità dell’ascolto, dove si acquisisce la consapevolezza dei propri limiti e dove si impara a capire, giorno dopo giorno, quanto è importante fare verità su noi stessi.
Ha senso oggi il nostro stare chiusi?
Chiara Fiorentino risponde convintamente: No, dobbiamo guardare oltre e immetterci nel mondo. La missione è un tema che coinvolge tutti. Parafrasando una frase di papa Francesco posso dire: Preferisco una fraternità acciaccata che vive fuori ad una integra chiusa nel suo guscio. La nostra missione è per le strade dove senza difficoltà incontriamo il volto di Cristo… Nelle nostre fraternità ci sono tanti esempi di carità personale, quasi privata, missioni singole che non rispondono alla nostra chiamata. La nostra è una chiamata collettiva tra i più piccoli, i malati, i poveri… Mettiamo insieme i nostri 5 pani e i 2 pesci e poi sarà Gesù a moltiplicarli. Così non correremo il rischio di avere una fraternità malata a causa della chiusura… Siamo stati chiamati ad un impegno concreto per essere segno vitale nella società.
Durante la Celebrazione Eucaristica anche p. Giuseppe Carta, assistente regionale, ha messo a confronto l’atteggiamento rinunciatario e pauroso dei discepoli di Emmaus con il nostro modo di fare. Come loro ascoltiamo la parola del Signore, ma, quante volte non la facciamo agire? Come i “due” abbiamo paura di metterci in gioco. Eppure Gesù ci parla, ci invita “ad uscire dal guscio, a fare comunione, ad essere uno per l’altro compagno di viaggio… Siamo Ordine francescano quando si ha il coraggio di fare passi avanti, quando siamo laici che non hanno timore di cambiare il mondo…”
In chiusura Mauro Dessì ha ribadito che il prossimo 19 ottobre si terrà a Mogoro il convegno regionale, sarà il nostro “Capitolo delle Stuoie” e sarà una bellissima giornata di festa.
Liberiamoci da tutti gli impegni!
Nel frattempo appuntamento a Nuoro, chiesa Madonna delle Grazie il 1 giugno per l'ultimo convegno zonale di questo anno fraterno, per tutte le fraternità delle province di Nuoro e Ogliastra!
Articolo pubblicato anche su Voce Serafica della Sardegna