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Introduzione alle Costituzioni Generali dell'OFS

L’8 settembre 1990, è una data importante per tutte le famiglie dell’Ordine francescano secolare: entrano in vigore le nuove Costituzioni generali. Documento fondamentale per una seria e organica applicazione della Regola di Paolo VI del 1978, le nuove Costituzioni hanno una storia che inizia al Congresso internazionale dell’Ofs svoltosi ad Assisi nel 1979, dove comincia il lavoro per la stesura del documento. Successivamente il lavoro prosegue in seno ad una commissione formata da secolari e da religiosi. L’elaborazione del testo ha dovuto seguire diverse tappe: si è dovuto selezionare il materiale che i diversi Consigli nazionali del mondo inviavano, consultare gli esperti di diritto canonico, seguire le indicazioni della Presidenza del consiglio internazionale dell’Ofs.
Circa 10 anni dopo, in occasione del Capitolo generale tenuto a Roma nel giugno 1988, vengono sottoposti a questa assemblea, formata dai rappresentanti di 30 nazioni , tutti gli articoli che compongono le nuove Costituzioni.

Dopo l’approvazione del Capitolo generale, il testo viene trasmesso alla Santa Sede presso la Congregazione per gli Istituti di vita consacrata e le Società di vita apostolica, unitamente a una lettera firmata dai quattro Ministri generali.

L8 settembre 1990, la Congregazione approva le Costituzioni “ad experimentum” per sei anni. Il 14 Ottobre 1990 al Capitolo generale di Fatima , le Costituzioni vengono consegnate alla Ministra generale Manuela Mattioli.Il testo delle Costituzioni, intimamente legato alla Regola di Paolo VI, ma anche al Memoriale di S.Francesco del 1221 e alle Regole di Papa Nicolò IV e Leone XIII, costituisce un testo fondamentale per ogni francescano secolare in quanto serve ad applicare quanto stabilito dalla Regola: quindi non è un commento di questa ma né è l’integrazione e l’applicazione. Allo stesso tempo, le Costituzioni non devono essere viste solo come un insieme di norme giuridiche, ma anche come stimolo e mezzo per vivere l’esperienza francescana con maggiore impulso e impegno nelle fraternità e nel mondo. E’ importante che il testo venga letto in modo approfondito sia singolarmente che in fraternità. In questo ambito, l’aspetto formativo è fondamentale. Le stesse Costituzioni stabiliscono l’importanza dell’azione sistematica formativa che la fraternità deve svolgere al proprio interno e ciò per promuovere una adeguata maturazione umana, cristiana e francescana nei vari luoghi della vita personale, familiare e sociale. La formazione ha il grande scopo di aiutare, stimolare e orientare i fratelli e le fraternità ad esprimere compiutamente la propria vocazione e missione nella Chiesa e nel mondo. E’ un compito difficile che esige passione ma anche umiltà.

Le Costituzioni di presentano come un piccolo testo giuridico, formato da 3 capitoli preceduti dal Decreto di approvazione. Ogni capitolo è suddiviso in titoli. Il capitolo primo, fondamento di tutto il testo, presenta l’Ofs nella sua specifica identità, il secondo si intitola Forma di vita e attività apostolica, e riguarda il ruolo del francescano nei diversi contesti della propria vita personale e sociale, il terzo, dal titolo Vita di fraternità, stabilisce le modalità di ingresso nell’Ordine, le norme sulla formazione, la struttura delle fraternità e i diversi adempimenti relativi ai vari uffici;inoltre dispone norme sull’assistenza spirituale, sulle visite fraterne, sulla Gifra e sulla comunione con la famiglia francescana e con la Chiesa. Questo è il capitolo più tecnico perché regolamenta tutti i vari settori della vita fraterna.

Dalla attenta lettura di tutto il testo normativo, si rileva lo stretto rapporto che le Costituzioni hanno con la Regola. Per questo applicare nel vivo le norme offerte dalla Costituzioni, significa rendere efficaci nella realtà quanto contenuto nella Regola. I due testi devono essere letti parallelamente,uno rimanda all’altro e viceversa. In molti articoli, sono ripresi i punti basilari già richiamati dalla Regola: si pensi all’aspetto formativo, alla presenza attiva nella Chiesa e nella società, alla responsabilità di chi guida la fraternità, ai rapporti con il primo ordine. Solo se lette globalmente con la Regola, le norme contenute nelle Costituzioni costituiranno una vera ricchezza nell’esperienza evangelica e fraterna dei francescani secolari.

Proprio la secolarità è più volte ripresa nel testo: questo termine indica l’identità del terziario. L’ indole secolare è un tipo di vocazione assegnata ai fedeli laici che operano nel mondo con la loro testimonianza e la loro attività di fede, trattando le cose temporali e ordinandole secondo Dio. La secolarità implica il vivere la propria missione nella Chiesa a servizio degli uomini in comunione e non in frizione con i fratelli religiosi. Servizio nella quotidianità della famiglia, del lavoro, nell’ambiente in cui si vive. Per realizzare questo è necessario volgere lo sguardo, la mente e il cuore al contenuto delle Costituzioni e della Regola, vera carta costituzionale del laico francescano.

Il cardinale Hamer, Prefetto della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e per le Società di Vita apostolica, all’atto della consegna delle Costituzioni generali ebbe a dire che meditare e applicare la sostanza della Regola, secondo le indicazioni offerte dalle Costituzioni, significa rendere autentica e valida la loro risposta alla vocazione e missione di laici francescani impegnati.
(a cura di Paride Masci, fraternità OFS di Mores)